Come è stato reso noto da tempo per questa stagione venatoria i cinghiali abbattuti non devono più essere presentati presso i centri di controllo, che resteranno quindi chiusi nelle giornate di mercoledì e domenica.
Rimane però obbligatorio effettuare le analisi trichinoscopiche sulle carni e il CA, come negli anni passati, si assume il compito di fare da tramite conferendo i campioni all’ASL di competenza che li trasmetterà a sua volta all’Istituto Zooprofilattico di Torino dove verranno analizzati.
A differenza del passato dove il prelievo dei campioni veniva effettuato ai centri di controllo direttamente dai tecnici, quest’anno il prelievo dovrà essere effettuato dai soci cacciatori, i quali dovranno poi consegnarli al CA.
Per l’esame trichinoscopico è sufficiente un pezzo di diaframma (muscolo che divide la cavità toracica da quella addominale) delle dimensioni di pochi centimetri. Fra il prelievo del campione e il suo conferimento al CA si prega di conservarlo in frigo (refrigerandolo senza congelarlo) in un sacchetto di plastica.
Per la consegna dei campioni, si invita a rispettare le seguenti indicazioni:
Cinghiali cacciati il giorno di | Dove conferire i campioni | Quando conferirli |
Lunedì | Centri di controllo di Villar e Pomaretto | Lunedì, Mercoledì |
Mercoledì | Centri di controllo di Villar e Pomaretto | Giovedì |
Domenica | Centri di controllo di Villar e Pomaretto | Lunedì |
Solo nei mesi di ottobre e novembre è possibile conferire i campioni anche a Bricherarsio il mercoledì e la domenica pomeriggio (in questo periodo l’ufficio funge da centro di controllo unico per la Tipica fauna alpina).
Per ogni campione devono essere comunicati:
– nome e cognome del cacciatore che ha abbattuto il cinghiale
– località e comune di abbattimento
– sesso del cinghiale abbattuto
I campioni possono essere consegnati anche da persona incaricata.
Si ricorda l’importanza di questo controllo (la trichinella è una malattia che colpisce anche l’uomo con conseguenza anche gravi) e la necessità di rispettare le indicazioni fornite per la consegna, al fine di non far trascorrere troppi giorni fra il prelievo del diaframma e il suo conferimento all’Istituto Zooprofilattico, che in caso di positività, contatterà l’ASL di competenza e il CATO1 per risalire all’animale infetto e all’autore dell’abbattimento.