Il servizio veterinario dell’ASL TO3 ha fornito nuove istruzioni riguardanti la raccolta dei campioni di muscolo di cinghiale per l’esame della trichinellosi.
Il campionamento deve essere eseguito prelevando preferibilmente il diaframma oppure, in alternativa, la lingua e il campione deve essere costituito da 80-100 grammi di muscolo.
In caso di impossibilità di eseguire l’analisi (quantità insufficiente, campione costituito solo da grasso e non da muscolo, ecc.), l’Istituto Zooprofilattico lo comunica mediante refertazione di “campione non eseguibile”. In tali situazioni sarà indispensabile procedere ad un nuovo campionamento di diaframma o di lingua, previa comunicazione scritta e verbale da parte del Servizio Veterinario.
Qualora il campione non risultasse idoneo o fosse mal eseguito e non esistesse la possibilità di ripeterlo, il Servizio Veterinario indagherà i motivi che impediscono l’esecuzione di un nuovo prelievo e adotterà i necessari provvedimenti in materia di sicurezza alimentare, anche disponendo la distruzione della carcassa corrispondente.
In caso di positività confermata (presenza di larve di Trichinella) tutte le carni del cinghiale corrispondente sono in ogni caso destinate alla distruzione.
I cacciatori, sono sempre responsabili – anche penalmente – della custodia delle carni di cinghiale che non possono essere consumate nè cedute a terzi fino al ricevimento dell’esito di laboratorio, compreso il caso della cessione/vendita dell’unico capo consentito all’anno a ristoranti e negozi di vendita al dettaglio. A tal proposito, le carni cedute/vendute devono essere scortate dal referto favorevole del laboratorio che ha eseguito le analisi.